domenica 22 marzo 2015

Cucina - Limoncello e Crema di limoncello (Parte 2)

Salve a tutti,

eccoci giunti al secondo post su limoncello e crema di limoncello.

L'ultima volta avevamo messo nell'alcol le bucce di limone finemente tagliate.


Ora riprendiamo il barattolo che avevamo riposto al chiuso, ed andiamo ad aggiungere gli ingredienti delle due ricette.


Sulla sinistra la pentola con acqua e zucchero, che servirà a completare il nostro limoncello; sulla destra, invece, panna e latte con l'aggiunta di vaniglia e zucchero per completare la nostra crema di limoncello.
Dopo aver preparato i due composti dolci, lasciateli raffreddare e quindi aggiungete separatamente l'alcol alle due ricette.

La crema sarà quindi passata in un filtro, imbottigliata e riposta nel freezer (pronta tra 15 giorni).
Il limoncello sarà aggiunto nuovamente alle bucce di limone e riposto al buio (pronto tra 30 giorni).

Direi che abbiamo concluso le nostre ricette e ora si dovrà solo aspettare per la degustazione :)

In fondo basta...
            ...provare a fare

giovedì 12 marzo 2015

Cucina - Limoncello e Crema di limoncello (Parte 1)

Salve a tutti,

come dice il titolo, in questo periodo di assenza da internet, mi sono voluto dare anche alla cucina.
Avendo degli ottimi limoni colti dall'albero, ho provato a fare sia il limoncello, sia la crema di limoncello.

Ecco di seguito le ricette (per i link basta cliccare sui nomi):


Iniziamo...

Prendiamo i limoni e puliamoli uno alla volta, stando ben attenti che non vi rimanga sopra sporcizia o polvere, quindi lasciamoli riposare qualche minuto. Vi garantisco che alla fine della pulizia si sarà sprigionato un forte e buon profumo di limone nella stanza (...altro che arbre magique)

Prendiamo ora un pela patate e passiamolo sui limoni, stando ben attenti a non prendere anche la parte bianca presente appena sotto la buccia: questa risulterà infatti amara e peggiorerà il livello del vostro limoncello o crema.


Ogni pezzo di buccia dovrà quindi essere ulteriormente affettata in sottili strisce (taglio alla julienne): questo permetterà al limone di rilasciare nell'alcol tutto il suo aroma. Nel foto sotto è possibile notare la trasformazione.


Infine, dovrà essere messo tutto in un contenitore di vetro con chiusura ermetica, aggiungendo alcol in rapporto ai limoni tagliati.


Come si può vedere in foto, non avendo un contenitore perfettamente ermetico, ho dovuto aggiungere della pellicola di plastica esterna al fine di sigillare meglio il tutto, e, a completamento dell'attività, dovendo conservare il barattolo in luogo asciutto e buio per un mese, ho avvolto lo stesso con della carta argentata da cucina, così da difenderlo da polvere e luce.
Ho quindi riposto il contenitore impacchettato nello sgabuzzino, così da essere protetto e ben lontano da fonti di calore dirette.

Abbiamo concluso la prima fase di preparazione e ora dobbiamo far riposare il tutto per un mese, sebbene io abbia una gran voglia di completare le ricette :)

In realtà, non avendo potuto inserire l'articolo prima per assenza della connessione internet, ma avendo concluso l'attività descritta già da più di due settimane, occorrerà aspettare meno di un mese per saperne di più.

In fondo basta...
            ...provare a fare

sabato 7 marzo 2015

Spazio in mansarda (Parte 2)

Ciao a tutti,

come avevo promesso, ho concluso e montato i ripiani, sebbene questo mi sia costato 38 di febbre e mal di gola. :(
Inoltre, causa disservizi di internet, pubblico solo ora i risultati del lavoro.


I ripiani erano classiche tavole di legno tagliate su misura e, come è possibile intravedere dalla foto sopra, risultavano ruvide al tatto, spigolose, piene di schegge... insomma molto grezze.

Per rifinirle ci sono voluti diversi passaggi:
  1. arrotondamento degli spigoli: è possibile farlo con carta vetrata o meglio ancora con una fresa apposita per un lavoro più preciso
  2. stuccatura del legno: serve a chiudere ogni buco o imprecisione del legno; può essere eseguita sia con stucchi naturali che acrilici; i primi si devono fare in casa con colla di coniglio e segatura, ma si tingono; i secondi sono più facilmente acquistabili già pronti sul mercato del fai da te, ma non si tingono; allego link a due video in merito.
  3. rasatura: prevede il passaggio della carta vetrata a varie grane dalla più abrasiva alla più liscia, in particolar modo dove si è stuccato o nei punti di rialzo; lo scopo è livellare la tavola eliminando l'eccesso e gli arrotondamenti del legno
  4. tinteggiatura: da il colore scelto alla tavola (io questo ho preferito non farlo per gusto mio personale)
  5. passaggio con il turapori per legno: è una sostanza che provvede a otturare i pori del legno per prepararlo all'attività finale
  6. ultima rasatura: con il turapori si solleva un sottile strato di una sorta di peluria dal legno; con questa ultima passata con carta abrasiva finissima, vi accorgerete al tatto come si passa da una tavola appena ruvida ad una superficie perfettamente liscia.
  7. lucidatura: passaggio di una mano di lucido con il pennello
L'opera finita vede i ripiani così lavorati.


Il risultato finale della libreria sarà quindi il seguente




L'ultimo ripiano in basso, è stato realizzato per poter essere messo come nella foto sopra, oppure parallelo agli altri scaffali: personalmente lo preferisco così perchè permette di inserire anche libri di lunghezza maggiore.

Spero vivamente di aver acceso un po' di curiosità e voglia di gettarvi in nuove esperienze o hobby.

In fondo basta...
            ...provare a fare